Dopo un lungo percorso che ha visti impegnati associazioni, amministrazioni, intellettuali, e la comunità locale, Eugenio Giani, Presidente della Regione Toscana, ha stanziato 3 milioni di euro per completare il restauro delle Gualchiere di Remole. Il complesso risalente al XIV sec è di grande importanza storica, culturale e ambientale perché ha realizzato la ricchezza di Firenze attraverso la lavorazione della lane e dei grani utilizzando l’energia sostenibile dell’acqua. Si tratta di una vera e propria macchina produttiva e ambientale le cui caratteristiche erano state studiate e lodate anche da Leonardo da Vinci. Le Gualchiere sono di proprietà del Comune di Firenze, ma sono collocate nel perimetro Comunale della città di Bagno a Ripoli che per questo motivo è stata da sempre interessata alla loro salvaguardia. Nonostante il continuo interesse di studiosi e di intellettuali dopo anni di abbandono il Comune di Firenze, ne aveva deciso l’alienazione. L’amministrazione Comunale di Bagno a Ripoli, con l’allora Sindaco Luciano Bartolini si è operata per trovare una soluzione affinchè la destinazione delle Gualchiere fosse almeno in parte museale e pubblica assecondando il forte sentimento di identità rispetto a questo monumento della popolazione locale. IPOGEA ha affiancato il Comune di Bagno a Ripoli in questo percorso e, coinvolgendo la Fondazione Nobrega legata all’attività culturale dell’attuale Re Carlo III di Inghilterra, hanno fondato l’ITKI (Istituto Internazionale delle Conoscenze Tradizionali) per la salvaguardia delle antiche pratiche e monumenti. Nel 2009, in occasione di un convegno a Firenze, IPOGEA, l’UNESCO, il Comune di Bagno a Ripoli e il Comune di Firenze ed altre associazioni firmano un accordo per la promozione dell’ITKI e la salvaguardia delle Gualchiere.
La storia recente delle Gualchiere di Remole inizia il 26 giugno 2017, quando il Circolo Vie Nuove organizzò un’assemblea insieme al Comune di Bagno a Ripoli per opporsi alla vendita del complesso. L’associazione Italia Nostra arrivò perfino a presentare un’offerta simbolica di un euro come segno di protesta per la vendita
Da lì prese avvio un dialogo con le istituzioni: il 12 luglio e il 12 novembre 2018 si svolsero i primi incontri a Palazzo Vecchio con l’assessore Gianassi e il sindaco Casini, che portarono all’abbandono della vendita, ufficializzato il 3 marzo 2019 da un articolo su La Nazione. Poco dopo, in un incontro pubblico, viene annunciata la costituzione di un gruppo tecnico, formato da formato da l’ex Sindaco di Bagno a Ripoli Luciano Bartolini, Pietro Laureano, Gabriele Danesi per il Comune di Bagno a Ripoli, Annalisa Baratti, coordina il gruppo per il Comune di Firenze il dirigente al patrimonio culturale Giorgio Caselli, attivo dal maggio 2019. Nel dicembre 2019 il Consiglio Comunale avvia un processo di valorizzazione in concessione d’uso, mentre nel 2020 viene rinnovata la convenzione con il Consorzio di Bonifica e incaricato l’architetto Andrea Meli per la sistemazione esterna. Tra 2020 e 2021 partono i primi lavori di messa in sicurezza, rallentati però dalla pandemia.
Il 23 giugno 2022 la visita di Elizabeth Nobrega Tsakirogloiu, presidente della Maria Nobrega Foundation e dell’ITKI, sancisce l’interesse della Fondazione — anche per conto dell’allora Principe Carlo — a sostenere il progetto multifunzionale, con fondi, borse di studio e la donazione della collezione Carrington.
Cronologia della vicenda delle Gualchiere di Remole (2007-2025)
- 2007
Il Sindaco di Bagno a Ripoli Luciano Bartolini sollecita IPOGEA, società fondata da Pietro Laureano nell’ambito della iscrizione UNESCO e il recupero della Città di Matera, a lanciare un’iniziativa per il recupero delle Gualchiere di Firenze. - 2008
IPOGEA e la Nobrega Foundation, che partecipa alle iniziative di mecenatismo di Carlo di Inghilterra, lanciano un’iniziativa con il Comune di Firenze per la salvaguardia delle Gualchiere - 2009
I primi segnali di risoluzione istituzionale: il Comune di Firenze e quello di Bagno a Ripoli firmano un protocollo di intesa per la valorizzazione delle Gualchiere.
Da qui nasce l’idea di un possibile recupero condiviso, ma senza ancora una strategia concreta. - 2010
Sotto gli auspici della regione Toscana, del Comune di Firenze, dell’UNESCO viene creato l’ITKI (International Traditional Knowledge Institute) che ha tra i soci fondatori IPOGEA, la Fondazione Nobrega e il Comune di Bagno a Ripoli. Nel Convegno internazionale tenuto a Firenze viene effettuata una visita alle Gualchiere. L’ipotesi è la creazione di un centro UNESCO sulle conoscenze tradizionali con sede alle Gualchiere di Firenze - 2012
Il Comune di Firenze, proprietario del complesso, considera tramontata l’ipotesi di un istituto UNESCO a Firenze e inserisce le Gualchiere fra i beni da mettere in vendita attraverso procedure di alienazione.
Questa scelta incontra subito l’opposizione di associazioni, studiosi e cittadini. - 2013-2016
Vengono bandite diverse aste pubbliche per alienare il bene, tutte andate deserte.
Parallelamente crescono le iniziative civiche e culturali per opporsi alla privatizzazione e sollecitare un progetto di recupero pubblico. - 2017
Su sollecitazione di IPOGEA, l’ITKI e la Fondazione Nobrega il Principe Carlo di Inghilterra in visita a Firenze comunica il suo interesse riguardo la salvaguardia delle Gualchiere al Sindaco di Firenze Dario Nardella. Questi risponde in una lettera il suo completo accordo. - 26 giugno 2017
Alla vigilia della scadenza di un nuovo bando di alienazione, il Gruppo per le Gualchiere di Remole del Circolo Vie Nuove (Promosso dal Comune di bagno a Ripoli, la Fondazione Nobrega, IPOGEA e l’ITKI) organizza un’assemblea pubblica per mobilitare la cittadinanza.
L’associazione Italia Nostra presenta un’offerta simbolica di 1 euro come gesto di protesta all’iniziativa di vendita. - 12 luglio 2018
Primo incontro a Palazzo Vecchio tra il Gruppo Vie Nuove, l’assessore del Comune di Firenze Federico Gianassi e il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini.
Per la prima volta si apre un dialogo politico su un percorso alternativo alla vendita. - 12 novembre 2018
Secondo incontro istituzionale a Palazzo Vecchio, che consolida l’ipotesi di un progetto di recupero partecipato. - 3 marzo 2019
La Nazione pubblica l’articolo “Le Gualchiere di Remole non si vendono più”: il Comune di Firenze cambia rotta e decide di abbandonare l’alienazione. - 29 marzo 2019
Incontro pubblico organizzato dal Circolo Vie Nuove: viene confermata la volontà di costituire un gruppo tecnico di lavoro per progettare il recupero. - 10 maggio 2019
Inizio ufficiale delle attività del Gruppo Tecnico, promosso da Luciano Bartolini, con rappresentanti del Comune di Firenze, Bagno a Ripoli e del Gruppo Vie Nuove Viene istituito un gruppo di lavoro formato da l’ex Sindaco di Bagno a Ripoli Luciano Bartolini, Pietro Laureano, Gabriele Danesi per il Comune di Bagno a Ripoli, Annalisa Baratti, coordina il gruppo per il Comune di Firenze il dirigente al patrimonio culturale Giorgio Caselli - Settembre 2019
Il Gruppo di lavoro approva il progetto di fattibilità realizzato da IPOGEA per il recupero delle Gualchiere inserito nella visione strategia di navigabilità dell’Arno, museo nella parte monumentale, uso dell’energia idraulica, produzione di energia elettrica per garantire la sostenibilità degli interventi, banca dati delle conoscenze tradizionali, osservatorio sull’Arno e luoghi di svago - 23 dicembre 2019
Il Consiglio Comunale di Firenze delibera di avviare un processo di valorizzazione in concessione d’uso, per attrarre investitori privati e reperire risorse per il restauro. - 2020
Rinnovata la convenzione tra Comune e Consorzio di Bonifica per la manutenzione dell’alveo e delle opere idrauliche della Gora di Remole.
Affidata la progettazione paesaggistica esterna all’arch. Andrea Meli. Sotto la direzione di Giorgio Caselli. - 2020-2021
Avviati i lavori di messa in sicurezza con un finanziamento comunale di 40.000 euro, ma rallentati dalla pandemia Covid-19.
Predisposto anche un piano progressivo di interventi conservativi. - 23 giugno 2022
Visita ufficiale della Maria Nobrega Foundation e dell’ITKI, con la presidente Elizabeth Nobrega Tsakirogloiu (anche per conto di S.A.R. Principe Carlo).
La Fondazione sostiene il progetto e si impegna a contribuire con fondi, borse di studio e la donazione della collezione Michael Carrington. - Giugno 2025
Il Comune annuncia il completamento del primo restauro conservativo delle strutture del complesso (coperture, murature, solai, indagini sismiche e geotecniche), finanziato con 340.000 euro della Regione Toscana. - 15 settembre 2025
Sopralluogo del presidente della Regione Eugenio Giani: annunciato un nuovo stanziamento di 3 milioni di euro nel bilancio 2026 per la creazione del Museo delle Gualchiere. Prevista anche la possibilità di una piccola centrale idroelettrica per garantire sostenibilità economica al complesso.











